il messaggio di Lourdes

Si chiama Messaggio di Lourdes i gesti e le parole che si sono scambiati la Vergine e Bernadette alla Grotta di Massabielle, dall’11 febbraio 1858 al 16 luglio 1858, nel corso delle 18 Apparizioni.

Quello che ho da dirvi, non è necessario metterlo per iscritto.

Maria vuole entrare con Bernadette in una relazione di amore, che si instaura al livello del cuore. Il cuore, nella Bibbia, significa il centro stesso della personalità, di ciò che c’è più di profondo nell’uomo.
Bernadette è sin dall’inizio invitata ad aprire le profondità del suo cuore a questo messaggio d’amore.

Potreste avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?

Bernadette è frastornata. È la prima volta che le danno del “voi”. Spiegherà questa parola dicendo: “Lei mi guardava come una persona guarda un’altra persona”. L’ uomo, creato a immagine e a somiglianza di Dio, è una persona. Bernadette, sentendosi così rispettata e amata, fa lei stessa l’esperienza di essere una persona. Abbiamo tutti dignità agli occhi di Dio. Perché ognuno è un amato da Dio

Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro.

Conosciamo il mondo della violenza, della menzogna, della sensualità, del profitto, della guerra. Ma conosciamo anche il mondo della carità, della solidarietà, della giustizia. Quando Gesù, nel Vangelo, ci invita a scoprire il Regno dei Cieli, ci invita a scoprire, nel mondo così come è, un “altro mondo”. Lì dove c’è l’amore, Dio è presente. Questa realtà non occulta l’orizzonte del messaggio che è il cielo. La Vergine Maria trasmette a Bernadette la certezza di una terra promessa che non potrà essere raggiunta se non al di là della morte. Sulla terra, ci sono i fidanzamenti; le cerimonie nuziali sono per il dopo, per il Cielo.

I gesti

I gesti che “la Signora” ha chiesto a Bernadette di compiere sono gesti biblici, attraverso essi, Bernadette esprimerà l’Incarnazione, la Passione e la Morte del Cristo.
Andare in ginocchio fino in fondo la Grotta: è il gesto dell’Incarnazione, dell’abbassamento di Dio che si fa uomo.  Bernadette bacia la terra per spiegare che quest’abbassamento è giustamente il gesto dell’amore di Dio per gli uomini. Mangiare le erbe amare ricorda la tradizione ebraica che ritroviamo nel Vecchio Testamento. Quando gli ebrei volevano manifestare che Dio aveva preso su di sè tutte le amarezze e tutti i peccati del mondo, uccidevano un agnello, lo svuotavano, lo riempivano di erbe amare e pronunciavano su di esso la preghiera: “ecco l’Agnello di Dio che prende su di sé tutte le disgrazie, che toglie tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo”. Questa preghiera è ripetuta nella messa.
Imbrattarsi il viso: il profeta Isaia presenta il Messia, il Cristo, con le caratteristiche del servo sofferente. “Poiché portava su di sé tutti i peccati degli uomini, il suo viso non aveva più figura umana”, dice Isaia,  e continua dicendo: “era come una pecora condotta al macello e, sul suo passaggio, la gente rideva di lui”. Ecco alla Grotta Bernadette sfigurata dal fango e la folla che grida: “è diventata pazza”.

Andate alla fonte, bevete e lavatevi

Ed ecco che un po’ d’acqua fangosa inizia a sgorgare, sufficientemente perché Bernadette possa berne. Ed ecco che quest’ acqua diventa, poco a poco, trasparente, pura, limpida.
Con questi gesti ci è rivelato il mistero stesso del cuore del Cristo: “un soldato, con la sua lancia, trapassa il cuore e, immediatamente, scaturisce sangue e acqua”. Ma ci rivelano anche le profondità del mistero del cuore dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio: ” l’acqua che ti darò, diventerà in te sorgente di vita eterna”.

Penitenza, penitenza, penitenza.

Per “penitenza”, si intede conversione.
Per la Chiesa, la conversione consiste, come ci ha insegnato Cristo, nel rivolgere il proprio cuore verso Dio, verso i propri fratelli. “Pregate per i peccatori”. Pregare fa entrare nello Spirito di Dio. Così possiamo capire che il peccato non fa la felicità dell’uomo. Il peccato è tutto ciò che si oppone a Dio.

Andate a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione.

Che si venga in processione” significa camminare, in questa vita, sempre vicino ai nostri fratelli.
“Che si costruisca una cappella”, a Lourdes tante cappelle sono state costruite per accogliere la folla dei pellegrini. Ma queste cappelle sono soltanto i segni di questa comunione fondata sulla carità, alla quale tutti sono chiamati. La cappella, è “la Chiesa” che dobbiamo costruire, là dove siamo, nella nostra famiglia, sul nostro luogo di lavoro, nella nostra parrocchia, nella nostra diocesi. Qualsiasi cristiano trascorre la sua vita a costruire la Chiesa, vivendo in comunione con Dio e i suoi fratelli.

Que soy era Immaculada Counceptiou

“Io sono l’Immacolata Concezione”. Bernadette non ha capito immediatamente il senso di questa parola. L’Immacolata Concezione, così come insegna la Chiesa, è “Maria concepita senza peccato, gazie ai meriti della croce del Cristo” (definizione del dogma promulgato nel 1854).
Bernadette si reca immediatamente dal signor parroco, per trasmettergli il nome “della Signora”. Lui capirà che è la Madre di Dio che appare alla Grotta di Massabielle. Più tardi, il vescovo di Tarbes, Mgr. Laurence, autentificherà questa rivelazione.

Tutti siamo chiamati a diventare immacolati

La ” firma” del messaggio avviene dopo 3 settimane di Apparizioni e 3 settimane di silenzio (dal 4 al 25 marzo). Il 25 marzo è il giorno dell’Annunciazione, del concepimento” di Gesù nel ventre di Maria. La Signora della Grotta dice quale è la Sua missione: Lei è la Madre di Gesù, tutto il suo essere è quello di concepire il Figlio di Dio, Lei è tutta per Lui. Per questo è Immacolata, abitata da Dio. Così, la Chiesa e tutti i cristiani devono lasciarsi abitare da Dio per diventare immacolati, radicalmente perdonati e in modo tale da essere, anche loro, testimoni di Dio. Sarà la vocazione di Bernadette. Il 7 aprile, durante la penultima Apparizione, la fiamma della candela passerà tra le sue dita senza bruciarla: diventa trasparente di luce, può anche lei comunicare la luce di Dio. Maria ci dice che lei è ciò che dobbiamo diventare. Il giorno  della sua 1^  Comunione (3 giugno 1858), Bernadette prolunga quest’esperienza unendosi al dono di Dio.